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Web Reputation Online i consigli di Paolo Gatti

paolo gatti web e dintorni

Ogni singolo giorno, la tecnologia avanza e così anche le tecniche di comunicazione, di informatizzazione e di web reputation, diventano sempre più complesse ed articolate.

Come può quindi una piccola azienda poter gestire in maniera corretta la propria reputazione online?

Cerchiamo insieme di capire cosa si può fare autonomamente e cosa andrebbe fatto con l’aiuto di un professionista. Per descrivere nel dettaglio questi aspetti, vi porto il parere di un caro amico e collega Paolo Gatti, CEO di Web&Dintorni.

Ciao Paolo, puoi raccontarci chi sei, cosa fai e da quanto tempo lo fai?

Ciao, anzitutto grazie per questa intervista, mi fa molto piacere poter condividere con i vostri lettori la mia esperienza professionale. Sono laureato in informatica, ho un Master in Informatica giuridica e scienze delle reti, sono certificato EUCIP Core, CISCO CCNA e partner certificato Google AdWords. La mia azienda è nata quasi 6 anni fa, ma la passione per l’informatica è nata almeno 10 anni prima. Mi occupo di realizzazione siti web, e-commerce, sistemi di e-learning, indicizzazione sui motori di ricerca (SEO), marketing sui motori di ricerca (SEM) e sui social e sviluppo APP.

digital marketing

Generalmente perché le attività contattano la tua agenzia?

Difficile identificare “il nostro cliente tipo”: c’è chi si rivolge a noi per creare un sito web, non avendo ancora nessun tipo di presenza online, chi già ha un sito, ma vuole potenziarlo, ad esempio inserendo la vendita online e/o aumentando la propria presenza in rete e chi, ha già un sito/e-commerce avviato, ma vuole migliorare le proprie vendita e/o la propria web reputation. Ciò che accomuna tutte queste tipologie di clienti è la voglia di incrementare il proprio business, facendo conoscere i propri prodotti/servizi a nuove nicchie di clienti.

 

Qual’è invece la problematica dal punto di vista web che riscontri più spesso?

La problematica maggiore e sicuramente culturale: alcuni hanno quasi paura della rete, non conoscendola abbastanza; altri, invece, credono che internet sia la panacea di tutti i mali (del tipo: “la mia azienda sta andando a rotoli e, per salvarla, faccio un e-commerce così riesco a vendere in tutto il mondo”). Una difficoltà comune un pò per tutti i clienti è nella stesura dei contenuti da inserire nel sito e nella capacità di differenziarsi: spesso gli imprenditori mi guardano strano quando gli chiedo “in cosa la tua azienda si differenzia dalle altre dello stesso tipo?”. Sembra banale, ma, spesso, una risposta immediata e precisa a questa domanda fa la differenza tra un imprenditore/azienda di successo ed una di insuccesso.

Infine, a mio parere, dobbiamo essere bravi noi consulenti ad illustrare ai clienti le potenzialità di internet, senza però illuderli e, soprattutto, senza proporgli soluzioni con il solo scopo di guadagnare di più. Ogni attività deve essere sempre WIN-WIN, altrimenti non funziona!

differenziarsi

Puoi raccontarci un’esperienza positiva sviluppata per un cliente?

Ne avrei più di una anche perché, a mio parere, ogni progetto è stimolante, fonte di nuovi spunti e di nuove conoscenze. Probabilmente l’esperienza più importante è quella per l’Università degli Studi di Teramo, dato che inizia dai tempi in cui non ero ancora laureato. Sono stato assunto, nel 2007 e a tempo determinato, come assistente informatico (leggi tecnico che riparava i pc) e, dopo anni di lavoro e di impegno, oggi sono dipendente a tempo indeterminato e sono a capo di una serie di servizi informatici. In particolare mi occupo di tutta la parte e-learning, sviluppata non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche nell’ottica dell’innovazione didattica, dello sviluppo dell’APP ufficiale di Ateneo, del sistema di rilevazione presenze e di altri progetti di Ateneo.

 

Molto spesso le piccole aziende cercano di fare delle attività di questo tipo autonomamente, nel limite del possibile ovviamente. Puoi dirci secondo te, cosa dovrebbero e potrebbero fare e cosa invece dovrebbero farlo con l’assistenza di una persona o un’agenzia specializzata?

Ho spesso a che fare con aziende piccole, che non hanno grandi budget a disposizione per curare i social, sviluppare il sito web, fare marketing online. In questi casi cerco di capire se c’è una risorsa umana in azienda che abbia voglia di imparare e, soprattutto abbia una buona creatività (molto utile, specie nell’ambito social). In caso positivo, propongo all’imprenditore una formazione di tale risorsa, ad esempio per illustrarle come utilizzare correttamente i social o per la gestione autonoma del sito web.

In linea generale, consiglio di rivolgersi ad un professionista/agenzia per delineare la strategia digitale migliore per la tipologia di azienda e per la nicchia di mercato a cui si rivolge poi, avendo adeguate risorse umane in azienda, alcune attività possono sicuramente essere svolte in autonomia.

social media marketing

Come può secondo te una piccola attività capire autonomamente che sta sbagliando qualche cosa? Puoi consigliarci qualche utile web tool che possa quanto meno evidenziare le problematiche che si stanno avendo in termini di web reputation?

Sai, non è mai facile capire in autonomia se e dove si sbaglia, perché, col tempo, certi modi di fare le cose diventano routinari ed è difficile cambiare rotta specie se non c’è nessuno che te lo fa notare.

Per “misurare” in maniera più o meno affidabile lo stato di indicizzazione di un sito web e in maniera superficiale dei social, vi consiglio un web tool tutto italiano che si chiama SEOZoom (https://www.seozoom.it) … No, non mi pagano per fargli pubblicità! 🙂

Tra i web reputation tool che preferisco c’è Talkwalker ma è purtroppo a pagamento anche se c’è una demo gratuita (https://www.talkwalker.com/it)

Tra i tool gratuiti meritano una citazione SocialMention (http://www.socialmention.com) e Whos Talkin (http://www.whostalkin.com).

 

Quanto incidono i social nei vostri progetti web?

Volente o nolente sono indispensabili. L’errore che spesso noto da parte dei clienti, però, è il volerli attivare tutti, a tutti i costi. Ogni volta cerco di spiegargli che l’attivazione di un canale social è utile solo se ci sono almeno 2 condizioni:

  1. che sul social ci sia la nicchia di mercato a cui l’azienda si rivolge
  2. che ci sia la volontà di curarlo in maniera continua e professionale

 

Quanto conta la SEO nei progetti web e soprattutto cos’è la SEO?

Con il termine ottimizzazione per i motori di ricerca (in inglese Search Engine Optimization, da cui acronimo SEO) si intendono tutte quelle attività volte migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca (quali ad es. Google, Yahoo!, ecc.) al fine di migliorare (o mantenere) il posizionamento nelle pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web. Scusate se ho ripreso questa citazione da Wikipedia, ma penso sia molto chiara ed esaustiva.
Qualcuno dice che la SEO è morta, invece io credo che sia ancora più che fondamentale. È chiaro che pensare di fare SEO come si faceva 10 anni fa è del tutto insensato, oltre che inutile. Oggi i motori di ricerca tengono conto soprattutto dei contenuti, della rilevanza e della coerenza degli stessi rispetto al sito in cui vengono pubblicati. Ecco perché consiglio spesso ai miei clienti di attivare un blog aziendale dove inserire contenuti rilevanti ed interessanti per la loro nicchia di mercato. È ovviamente una attività impegnativa, che non paga immediatamente, ma che a medio-lungo periodo dà grandi soddisfazioni.

seo

Da poco siete diventati ufficialmente partner certificati Google AdWords, puoi spiegare brevemente cos’è Google AdWords e quali sono i principali vantaggi nell’utilizzo per un’azienda?

Sì, con nostra immensa soddisfazione, siamo diventati Google Partner. Google AdWords è il programma pubblicitario online pay-per-click di Google che permette di acquistare spazi pubblicitari a pagamento. Ogni giorno, su Google, vengono effettuate 3,3 miliardi di ricerche. Quale vetrina migliore allora pubblicizzare i tuoi prodotti/servizi?

I principali vantaggi di AdWords (senza entrare troppo nel tecnico) sono relativi alla possibilità di targhettizzare le campagne pubblicitarie per tipologia, per parole chiave, per aree geografiche, per lingua, per fasce orarie, etc. Questo permette di andare a segmentare solo la nicchia di utenti di nostro interesse, evitando di sperperare soldi raggiungendo utenti non interessati ai prodotti/servizi pubblicizzati.

Inoltre, la caratteristica fondamentale di AdWords è che permette un monitoraggio, in tempo reale, dell’andamento delle campagne, con la conseguente possibilità di ottimizzarle di conseguenza o bloccare le campagne poco profittevoli.

 

I budget iniziali sono sempre molto limitati, soprattutto se parliamo di piccole e medio-piccole attività, come può quindi in questo marasma di possibilità legate al Digital Marketing, una piccola azienda ottimizzare l’investimento, massimizzando il risultato?

Sappiamo bene che non è mai facile per una azienda medio-piccola destinare un grosso budget alle attività di digital marketing. Noi suggeriamo sempre di gestire la cosa step-by-step, ovvero iniziare con un investimento non troppo alto e poi alzarlo nel corso del tempo, quando si notano gli incrementi di fatturato per effetto della/e campagna/e. Chiaramente non esiste a formula magica valida per tutte le aziende e per tutti i tipi di mercato: la nostra parte consulenziale inizia proprio con una analisi della tipologia di azienda, dei prodotti/servizi e della nicchia di mercato a cui si rivolge, per poi consigliargli la strategia digitale che riteniamo più indicata e profittevole.

 

Mobile Application e Mobile Marketing, un altro focus della vostra agenzia, quanto incide questo aspetto sul mercato attuale e previsionale?

Purtroppo, nel mercato attuale, questo aspetto incide ancora troppo poco, almeno per quanto riguarda la mia agenzia. Dico purtroppo non tanto per quanto riguarda il nostro focus da agenzia, quanto per la difficoltà che si fa a far comprendere ai clienti che è questo il futuro (o forse il presente). A livello previsionale, come dicevo poc’anzi, credo che questo sia il futuro: lo smartphone diventerà sempre di più il fulcro della nostra vita digitale (e non).

mobile marketing

Se dovessi dare dei consigli ad una piccola attività che vuole affacciarsi al web cosa gli consiglieresti?

Il consiglio principale che sento di dare, anche se mi rendo conto sia banale, è quello di non rivolgersi “al cugino di…” o “all’amico smanettone”. Purtroppo c’è ancora poca cultura digitale e noi informatici siamo ancora visti come degli smanettoni che “si divertono a lavorare”, non come dei professionisti al pari di avvocati, commercialisti, architetti, etc. A tal riguardo, c’è una frase che mi piace tantissimo e che cito spesso: “se credi che un professionista ti costi troppo, è perché non hai idea di quanto ti costerà un dilettante!”.

 

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