Oggi vorrei raccontarvi una storia fantastica che descrive brevemente il potere infinito del web, del social e della viralità, la vita di Vivian Dorothy Maier.
Vivian nasce il 1 febbraio 1926 a New York City, si trasferì nell’infanzia in Francia dove rimase fino al 1951, quando tornò in America.
Per circa 40 anni ha lavorato come tata e nel suo tempo libero si dedicava completamente alla sua passione, la fotografia. Nell’arco della sua vita ha collezionato più di 150.000 fotografie, in primo luogo di persone, architettura e viaggi.
Durante la sua vita le sue fotografie erano e sono rimaste sconosciute e inedite fino a poco prima della sua morte.
La scoperta divenne virale
Un collezionista di Chicago, John Maloof, acquistò nel 2007 alcune delle sue foto e nello stesso periodo Ron Slattery e Randy Prua, trovarono alcune sue stampe e negativi in alcune sue scatole e valige.
Il 21 Aprile 2009 Vivian Maier morì, senza effettivamente essere stata mai scoperta realmente come street photograper, ma nello stesso anno Maloof, condivise su un gruppo Flickr dedicato allo street photography HCSP (Hardcore Street Photography) una selezione di fotografie di Maier pubblicata ed il risultato divenne subito virale.
Bellissimo il post di Maloof in cui avvisa il gruppo di aver acquistato in una piccola casa d’aste a Chicago 30-40.000 negativi, di aver messo online www.vivianmaier.com e di non saper bene cosa fare, chiede al gruppo se con questo tipo di lavoro potrebbero essere fatte delle mostre o un libro, oppure se sono lavori che vengono fuori spesso.
Da allora le fotografie di Maier vennero esposte in Nord America, Europa, Asia e Sud America e sono ancora oggetto di film, documentari e mostre in tutto il Mondo.
La pagina facebook ufficiale ad oggi conta più di 350 mila iscritti, spero a questo punto, con questa fantastica storia, di aver convinto dell’infinito potere del web anche i più scettici e mi domando, sarebbe comunque diventata famosa in un altro periodo senza il potere del web?