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Cambio vita con un social network

stefano de santis

Oggi vi racconto una storia che ha dell’incredibile, la storia di un ragazzo normalissimo che dall’oggi al domani è diventato un divo per un’intera nazione e tutto questo attraverso Facebook.

I social network hanno cambiato la nostra vita, questo ormai è assodato, quella che state per leggere è una storia che se fosse accaduta una decina di anni fa, sicuramente non sarebbe andata a finire così, ma oggi con Facebook, tutti siamo rintracciabili in qualunque momento ed è proprio grazie a Facebook che questo ragazzo è riuscito a cambiare la propria vita.

Vantaggi e svantaggi dei social network

vantaggi e svantaggi dei social network

L’online si sta fondendo sempre di più con l’offline, viviamo costantemente connessi, utilizziamo wearable device e controlliamo i nostri profili social più e più volte al giorno.

I pro e i contro dei social network nel 2016

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Sicuramente possiamo dire che uno dei pro più belli dei social network è sicuramente la possibilità di non avere più distanze, poter parlare con un vecchio amico che si è trasferito dall’altra parte del Mondo, oggi possiamo farlo, grazie anche ai social network.

Uno degli aspetti più negativi che probabilmente abbiamo avuto modo di riscontrare sui social è sicuramente la possibilità di sfruttare la viralità per condividere atti ad esempio di cyberbullismo che hanno portato delle conseguenze anche molto gravi.

Un potere veramente grande, in grado di provocare in noi delle vere emozioni, a volte positive e delle volte negative, ma la storia che sto per raccontarvi ha sicuramente un lieto fine.

Chi era Stefano de Santis fino al luglio 2015?

SDS: Stefano De Santis fino a quel fatidico 21 Luglio 2015, era un normalissimo studente universitario dell’Accademia di Belle Arti di Roma e impiegato presso il cinema Astra di Avezzano. Figlio e fratello maggiore. Single, permaloso e tormentato e alla continua ricerca di un punto di arrivo, di una scossa, di un netto cambio di marcia.

Uno scambio di persona ti ha cambiato la vita, ma cosa è successo esattamente?

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SDS: L’avvenimento chiave di quello che è successo è stato il viaggio in Sud America di Papa Francesco. Durante la visita in Paraguay, una delle sue guardie del corpo, ha riscosso successo tra le donne presenti e non per la sua immagine ed il suo aspetto fisico.

Tutte quelle donne, incitate da una delle pagine Facebook più famose del Paraguay, sono andate alla ricerca del bodyguard sui social. Un bodyguard residente a Roma, calvo e che rispondeva al nome di: STEFANO DE SANTIS. Esattamente come me, che a quel tempo vivevo a Roma.

Morale della favola, cercando lui, tutte hanno trovato me. Erano circa 15.000 contatti, ai quali ho immediatamente spiegato l’equivoco. La ruota virale però, invece di fermarsi, iniziò a girare ancora più velocemente, quando tutte insieme risposero: Non fa niente, sei più carino di quello che stavamo cercando.

Da quel momento in poi è iniziato il mio sogno Paraguay. Dopo un paio di mesi di conoscenza, quei 15.000 contatti mi hanno invitato nel loro paese. Mi hanno offerto aereo, hotel, spostamenti e ristoranti per 10 giorni. Venivo invitato nei programmi televisivi paraguaiani per raccontare questa storia incredibile e venivano organizzare feste in mio onore. Insomma, per 10 giorni sono stato una celebrità per caso.

Chi è Stefano de Santis attualmente?

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SDS: Oggi Stefano De Santis è lo stesso ragazzo di sempre. Non più permaloso, non più tormentato e finalmente con una storia da raccontare, con un punto di arrivo raggiunto e proiettato verso il prossimo. Ho imparato che nulla è impossibile se non smetti di crederci, che il bene arriva sempre se hai la forza di aspettarlo. Mi sento una persona migliore, felice.

Una cosa del genere se fosse accaduta una decina di anni fa, probabilmente non avrebbe mai portato a questo, ma oggi con i Social è cambiato tutto. Quanto ha inciso Facebook ed in che modo?

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SDS: Certo, 10 anni fa tutto questo non sarebbe mai potuto accadere. Oggi le distanze sono soltanto un’idea. Ho vissuto per un progetto Erasmus a Siviglia in Spagna. Per tornare a casa impiegavo due ore e mezza di aereo. Per andare a Milano, da casa mia, ce ne impiegherei almeno 6.

Dico questo per sottolineare come le distanze oggi si siano annullate, grazie anche e soprattutto ai social. Possiamo percorrere migliaia di chilometri attraverso un semplice click, che poi è quello che ho fatto io.

Da un giorno all’altro con un mouse e un monitor, il volto di un normalissimo ragazzo italiano è stato catapultato dall’altra parte del mondo. Facebook in tutto questo è stato fondamentale, ha rappresentato il tramite tra me e “loro”, il nostro mezzo di comunicazione e scambio reciproco di vite.

Vantaggi e svantaggi dei social network. Hai sviluppato tra l’altro proprio una tesi su questo aspetto, ci racconti brevemente qualche cosa a riguardo?

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SDS: Si, la mia tesi intitolata “SOCIAL ME – 10.000 Km di straordinaria confusione” racconta proprio questa storia, collegata alla potenza dei social network di oggi, vantaggi e svantaggi dei social network, quanto sono entrati a far parte delle nostre vite con i loro pro e contro.

Di come sia semplice vedere il viso della ragazza che ami pur avendola a chilometri di distanza, ma anche di come un semplice atto di bullismo possa rimbalzare da una parta dall’altra del mondo e non rimanere dentro una cerchia ristretta di persone come succedeva anni fa.

Ti trasferirai in Paraguay prima o poi?

SDS: Ci ho pensato spesso, soprattutto prima di partire per Siviglia, appena dopo essere tornato dal Paraguay. Volevo farlo, non volevo rinunciare a tutto il bene ho sentito in quei giorni. Ma continuando a vivere la mia vita, ho imparato che ogni esperienza inizia e finisce e deve essere apprezzata e valorizzata per quello che è, finche dura. In Paraguay tornerò, il più frequentemente possibile, ma nonostante mi sia sentito amato e a casa sin dal primo momento, c’è ancora un mondo che voglio scoprire.

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