Snapchat o più precisamente Snap Inc, potrebbe star per passare alla storia, come una delle IPO più grandi nel mondo della tecnologia.
Cos’è una IPO
IPO Initial Public Offering, è un’offerta pubblica iniziale, rappresenta la prima vendita pubblica di azioni della società.
Ci può essere anche una società d’azioni privata, cioè che vende o suddivide azioni privatamente, volendo si potrebbe andare da questa determinata società e chiedere delle azioni privatamente, ma ovviamente non è tenuta a venderle.
Le società pubbliche invece hanno migliaia di azionisti e sono soggette a rigide regole e procedure. Devono avere un consiglio di amministrazione e devono riportare le informazioni finanziarie ogni trimestre.
Negli Stati Uniti, le aziende devono inviare questi report alla Securities and Exchange Commission (SEC). In altre nazioni, invece, ci sono sempre organi simili.
Dal punto di vista di un investitore, la cosa più eccitante di una società pubblica è che lo stock di azioni viene scambiato sul mercato aperto, come qualsiasi altra merce. Se hai i soldi, puoi investire. Nessuno potrebbe impedirvi di farlo.
Perché fare una IPO
Avviando una IPO, ovviamente si ottengono una marea di contanti ed essendo quotati in borsa, si aprono molte porte dal punto di vista finanziario:
- A causa del maggior controllo, le aziende pubbliche solitamente ottengono dei tassi migliori in concomitanza di emissioni di debiti.
- Finché vi è la domanda del mercato, una società pubblica può sempre emettere più azioni. Così, le fusioni e le acquisizioni sono più facili da fare, perché le azioni potrebbero essere cedute come parte della transazione.
- Trading sui mercati aperti significa maggiore liquidità. In questo modo è possibile definire piani di cessione di azioni per i dipendenti, in modo tale da attirare i talenti migliori al Mondo.
Oltre che al prestigio che si ottiene nell’entrare in borsa, dato anche dal fatto che in passato era molto complicato fare una IPO, ci volevano delle basi molto molto solide.
Oggi invece le cose sono cambiate molto, con il proliferarsi di Start-Up, soprattutto on-line, è diventato molto più facile proporre la propria IPO, ma allo stesso modo è diventato molto più difficile ottenere la fiducia, di potenziali investitori.
Questo perché l’obiettivo di molte piccole Start-Up, non è tanto quello di continuare il proprio percorso per generare valore agli azionisti, ma piuttosto fare un’ottima exit poco dopo l’IPO, quindi ottenere un’ottima quotazione in borsa e successivamente salutare il mercato!
Alla fine una IPO è paragonabile ad una normale azione di vendita. Immaginiamo di avere delle ottime fragole, potremmo convincere gli investitori che sono fantastiche e che potremmo produrle in quantità decisamente maggiore, per poter far fronte a nuovi mercati e bla bla bla.
Tutto questo per ottenere un’ottima IPO, raggiunto l’obiettivo, anziché impegnarci ad estendere il mercato e fare tutto quello che abbiamo promesso, potremmo vendere tutto e trasferirci su un’isola deserta!
Perché allora Mark Zuckerberg non lo fa? probabilmente perché il suo obiettivo non è andare su un’isola deserta, ma acquistare tutte le isole deserte del Mondo 🙂 Ogni trattativa è differente dall’altra e quello che verrà lo scopriremo solo vivendo.
L’IPO di Snap Inc a Marzo 2017
Evan Spiegel il co-fondatore e CEO oggi 26 enne, ex studente della Stanford University abbandonò il college, per iniziare il suo business con Snapchat.
Rifiutò nel 2013 un’offerta di $3 miliardi da Facebook per l’acquisto dell’applicazione. Evan allora aveva solamente 23 anni!
Oggi Forbes ha stimato che il suo potenziale patrimonio netto si aggira sui $2,1 miliardi e Snapchat ha ottime probabilità di essere valutata tra i $25 ed i $35 miliardi di dollari secondo Bloomberg, ma non si esclude che possa arrivare anche a $40.
Secondo il Wall Street Journal, si prevede un fatturato 2017 di circa $1miliardo.
La vendita sarà insolita, perché rispetto alla normalità, la società non metterà in vendita azioni di voto, permettendo ai fondatori di mantenere il controllo totale di Snap Inc.
Giovedì scorso la società ha depositato gli ultimi dati relativi all’utilizzo della piattaforma, presso il Securities and Exchange Commission, attestandosi a ben 158 milioni in media di utenti attivi al giorno, nel trimestre chiuso al 31 dicembre 2016, più del 48% rispetto al 31 dicembre 2015.
Per avere un paragone:
2011 Twitter: $108 milioni
2011 Facebook: $3,7 miliardi
2016 Twitter: $2,5 miliardi
2016 Facebook: $24,7 miliardi
Ad oggi twitter ha un trading al di sotto del suo prezzo IPO iniziale, mentre Facebook è arrivato ad oltre il 200%.
Twitter continua a perdere mercato, circa $380 milioni negli ultimi 12 mesi arrivando a $0,55 per azione.
Facebook invece vede il suo utile netto salire con un profitto di $ 7,5 miliardi solo negli ultimi 12 mesi, arrivando a $ 2,59 per azione.
Anche Instagram è da tenere sott’occhio perché ha raggiunto oltre 300 milioni di utenti attivi al giorno, circa il doppio rispetto a Snapchat.
Se non sai ancora cos’è Snapchat o come si usa, ti consiglio il libro di Alessio Beltrami: Snapchat – Come utilizzare l’app social del momento.