Ieri ho avuto la fortuna di essere uno dei 500 iscritti al primo webinar di Seozoom dedicato proprio ai segmenti su google analytics.
Seocube, l’azienda che ha sviluppato il fantastico strumento Seozoom, da ieri ha attivato una nuova sezione dedicata a webinar di altissima qualità che trovate su questo link (e qui il grande Ivano immagino direbbe: vedi che a volte funziona anche la link earning!!! A volte però, non prendeteci gusto :D)
Il primo webinar è stato organizzato insieme a Francesco Gavello ed è stato dedicato alla segmentazione avanzata di google analytics.
Ho deciso così di dedicare un articolo a quanto appreso durante questo webinar molto interessante.
Indice dei contenuti
Pianificare è fondamentale
Una delle cose dette che più mi ha colpito è stata:
Chi fallisce nel pianificare, pianifica di fallire. F.G.
Questo proprio per far capire l’importanza di pianificare bene tutto prima di partire a tremila con un progetto, perché si rischia con molta probabilità, di poter fallire o comunque di dover tornare indietro in una fase avanzata, per poter ripianificare bene il tutto.
Francesco ci ha illustrato una sorta di suo modello d’azione, basato su questo processo in maniera ciclica:
Ipotizza -> Misura -> Analizza -> Agisci
Tutto questo ci aiuta a stabilire degli obiettivi ben precisi per il nostro progetto e soprattutto misurarli, altrimenti come potremmo capire dove stiamo sbagliando, dove invece stiamo ottenendo ottimi risultati e così via.
Micro conversioni e Macro conversioni
Un aspetto molto importante ad esempio è riuscire a tracciare tutte quelle che sono le micro conversioni e le macro conversioni.
Le micro conversioni sono tutte quelle attività non legate direttamente a conversioni finali, ma a qualche cosa di precedente, come ad esempio: click video, commenti, condivisioni social e così via.
Mentre per macro conversioni intendiamo, tutte le attività che portano a conversioni finali, molto importanti, come ad esempio: acquisto di un prodotto e/o servizio, iscrizione alla newsletter, download di documenti condivisi e così via.
Segmentazione avanzata di google analytics
Proprio per semplificare la leggibilità e la suddivisione del nostro target di riferimento, ci vengono in aiuto i segmenti di google analytics.
Vediamo un esempio pratico: Come suddividere il nostro pubblico in 3 segmenti: 1. Tutto il pubblico, 2. Tutto il pubblico che arriva da Google Organico e 3. Tutto il pubblico che arriva da Facebook.
Situazione iniziale:
Abbiamo solitamente un solo segmento con tutti gli utenti senza alcuna suddivisione, partiamo quindi dalla creazione di un nuovo segmento come indicato nella figura sottostante.
A questo punto possiamo scegliere se crearne uno basato sulle scelte predefinite che Google Analytics ci mette a disposizione oppure farne uno nuovo personalizzato, cliccando sul bottone di seguito indicato:
Ora, seguendo le indicazioni qui di seguito, potremo andare a creare un nuovo segmento dedicato al pubblico che sta arrivando al nostro sito web attraverso il Google Organico, quindi con la ricerca gratuita di google:
Una volta creato il primo segmento, può capitare che vada a sovrascrivere il segmento “tutti”, ma nessun problema, possiamo ricrearlo, settando l’impostazione standard “Tutti gli utenti”:
Dopodiché, creiamo un altro segmento di test: “Facebook Referral”.
Ed il gioco è fatto, a questo punto dovremmo avere una situazione del genere:
Ora tutti i dati, in termini di pubblico, obiettivi e qualunque altra cosa, ci verrà presentata sotto forma dei 3 segmenti creati. Tutto questo ci permetterà in maniera molto agevole, di poter verificare quale dei canali ad esempio ci sta portando migliori risultati in termini di conversioni, in termini di sessioni e molto altro ancora.
Campagne personalizzate per google analytics
Altro spunto interessante che è venuto fuori dal webinar è stato, come poter intercettare campagne particolari, ad esempio, inviate via newsletter.
In questi casi google analytics, ci viene incontro, sul tracciamento del referral, attraverso lo strumento: “Campaign URL Builder“.
Infatti questo semplicissimo strumento, ci permetterà di creare dei parametri da associare al nostro url di base, così da permettere ad analytics, di poter tracciare tutti i dati senza alcun problema.
I parametri da personalizzare, saranno:
- utm_source: entità di provenienza del traffico, ad esempio newsletter.
- utm_medium: tipo di mezzo pubblicitario ad esempio cpc costo per click.
- utm_campaign: nominativo associato alla campagna che si sta lanciando.
- utm_term: solo se associato a campagne a pagamento.
- utm_content: usato per A/B test, su link di invito all’azione doppi.
Esempio: http://www.urldiesempio.com/?utm_campaign=BuonNatale&utm_medium=email&utm_source=newsletter
Attenzione perché google Analytics è case sensitive, quindi lettera maiuscola, sara differente da lettera minuscola.
Google Analytics account demo
Se avete voglia di dare un’occhiata a configurazioni demo di analytics è possibile utilizzare la demo di google, disponibile su questo link.
I dati visualizzati, provengono da un negozio online reale: shop.googlemerchandisestore.com
Ovviamente si avrà libero accesso, ma solo in lettura. Può essere comunque utile per prendere spunto per determinate configurazioni di analytics.
Tool integrativi per l’analisi dei siti web
Oltre google analytics, sono stati accennati anche altri tools, molto interessanti che insieme ad analytics, potrebbero permetterci di estrapolare ulteriori dati molto interessanti.
Ad esempio questi tool di seguito specificati, permettono un’approfondita Heat Analysis, che ci permette di capire ciò che gli utenti vogliono e su cosa interagiscono, rappresentando visivamente i loro movimenti ed il loro scorrimento.
- https://www.clicktale.com/
- https://www.crazyegg.com/
- https://www.hotjar.com/
Libro consigliato
Web Analytics 2.0. Misurare il successo online nell’era del web 2.0
Autore: Avinash Kaushik
disclaimer: come puoi leggere dal titolo della categoria di appartenenza “PALESTRA INBOUND MARKETING”, si dovrebbe capire subito che tutti gli articoli inseriti qui, sono test che raccoglieranno risultati positivi e negativi di tecniche legate principalmente a strategie di inbound marketing. Quindi se stai pensando di riapplicarle, puoi farlo tranquillamente, ma tieni presente quanto detto finora.