Tra poco è Natale e come ogni anno aspetteremo con ansia i nostri regali, ma cosa ci si aspetta esattamente da un regalo di Natale?
La prima cosa che noteremo è la carta regalo con la quale è stato impacchettato il regalo, insieme magari ad un bel fiocco con i nastri del nostro colore preferito; certo non tutti perdono tempo a scegliere la carta giusta, il pacco giusto e soprattutto il regalo che fa proprio per noi, però è chiaro che più sarà studiato e personalizzato e più ci farà piacere riceverlo.
Una volta scartata la carta vedremo il pacco o la scatola che contiene il regalo, anche in questo caso, esistono tantissime tipologie di scatole e pacchi, quindi potrebbero suscitarci differenti emozioni in base alla differenza di materiale scelto, alla grandezza, al profumo o al rumore che provocano scuotendole.
Fino ad arrivare a quello che ci interessa più di tutto, il regalo! A questo punto possono accadere 3 cose:
- Il regalo non ci piace e quindi ci rimaniamo molto male o facciamo finta che ci piaccia.
- Il regalo non ci fa impazzire, ma ringraziamo comunque per il pensiero.
- Il regalo è proprio quello che ci aspettavamo e quindi ringraziamo con gioia e sincerità.
Tutto questo per dire che il contenuto come anche tutto quello che ci gira intorno, non va sviluppato casualmente, se la Apple riesce a vendere un’iPhone a quel prezzo, non è soltanto per il prodotto e quindi il contenuto della scatola, ma anche per il design, per il packaging, per il customer care e molto altro ancora.
Il contenuto nel caso di un articolo è la combinazione tra testo, immagini e video, mentre la scatola è rappresentata dal layout del sito web, dalla velocità di caricamento della pagina, dal codice con il quale è stato sviluppato, dal brand, dall’autorevolezza del personal branding e molto altro ancora; quindi il dettaglio è tutto ciò che ci differenzia dal resto della massa, non dobbiamo lasciare nulla al caso.
Attenzione però all’effetto mancata sorpresa, perché come per il regalo, più bello sarà il packaging e più alta sarà l’attesa 🙂
Per cercare di capire meglio come differenziare i nostri contenuti e come sviluppare contenuti di qualità, vi riporto il parere di uno dei più autorevoli webwriter italiani: Riccardo Esposito, webwriter freelance, crea articoli per blog, testi per pagine web, landing page, headline e call to action. Autore dei libri “Fare blogging – Il mio metodo per scrivere contenuti vincenti.” e ” Etno blogging per tribù digitali – Come trasformare un pubblico in una community“.
In un momento in cui ogni giorno la rete è invasa di contenuti, spesso anche di qualità, come si può migliorare il valore dei propri contenuti, cercando di differenziarli dal resto della massa?
Il modo migliore per diversificare i contenuti è la ricerca. Non puoi adagiarti, non puoi limitarti a scrivere ciò che tutti conoscono. Il problema dei contenuti ridondanti non è nei titoli ma nell’incapacità di investire nell’approfondimento.
Neil Patel dice che puoi affrontare il tema più banale del mondo con parole nuove ed essere sempre interessante.
Anche io la vedo così, posso scrivere ogni giorno un articolo sul mio blog e rimanere interessante. Ma solo se cerco di capire cosa hanno scritto gli altri. E come migliorare ciò che è già stato detto.
In che modo i contenuti possono incidere positivamente per la SEO e come possiamo migliorarli per poter ottimizzare il nostro posizionamento?
I contenuti sono uno degli strumenti essenziali per la SEO. Tanto che esiste un ramo di questa materia che si occupa solo dell’ottimizzazione on page, quindi sui testi della pagina. Le persone cercano informazioni online e i contenuti rispondono a queste esigenze. Se il lavoro è svolto nel miglior modo possibile i risultati si vedono: non basta essere primo su Google, devi anche rispondere alle domande. Altrimenti è inutile. Per migliorarli ti porto la mia esperienza di webwriter: crea contenuti per le persone, indaga le necessità di chi vuoi raggiungere e poi scrivi tutto quello che sai. Senza fare economia, senza rinunciare alla qualità.